CORPO MILITARE VOLONTARIO CRI CENTRO MOBILITAZIONE LIGURIA
Il Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana trae origine dalla disposizione emanata dal Ministro della Guerra il 1° Giugno 1866, con la quale il personale delle “Squadriglie di Soccorso”, prime formazioni del Comitato Milanese per il soccorso ai feriti e malati in guerra, poi trasformatosi in Associazione Italiana della Croce Rossa, veniva assoggettato alla disciplina militare con l’adozione dell’uniforme e l’equiparazione gerarchica ai gradi dell’Esercito.
Nella Terza guerra di Indipendenza, il 2 Luglio 1866, le “Squadriglie di Soccorso” del Corpo Militare della CRI furono impiegate nella battaglia di Custoza, alle dipendenze rispettivamente del 1° e del 5 ° Corpo d’Armata, e nella battaglia di Lissa, per il soccorso ai marinai feriti.
Durante la 1a Guerra Mondiale l’impiego del Corpo militare della CRI durante tutto il conflitto è imponente, soprattutto in prima linea. Sono stati impiegati 12.000 uomini e mobilitate oltre 200 unità campali, tra ospedali da campo ed altre formazioni sanitarie.
Durante la 2a Guerra Mondiale ancora più rilevante fu l'impegno del Corpo militare della CRI: 22 ospedali territoriali, 11 ospedali attendati da campo da 100 letti e 35 ospedali attendati da campo, con un impiego di un numero complessivo di oltre 8.000 uomini, operanti su navi ospedale, treni ospedali sul fronte orientale, ospedali da campo in Africa, Albania, Grecia, Dalmazia, Croazia, Montenegro, Russia e sulle navi da rimpatrio dei connazionali dall’Africa Orientale.
Nel dopoguerra il Corpo Militare CRI ha fornito numerosi concorsi in situazioni di conflitto all’estero. L’ospedale da campo n.68 fu il primo reparto italiano ad essere impiegato all’estero inquadrato nell’ONU. Dall’ottobre del 1951 al Gennaio del 1955 Ha prestato in Corea un’opera molto apprezzata, riscuotendo la riconoscenza dei coreani e di tutte la autorità militari alleate e locali.
Su richiesta delle Nazioni Unite nel Settembre del 1960 è stato autorizzato l’intervento dell’ospedale da campo n. 10 per fornire assistenza sanitaria al contingente ONU inviato in Congo a seguito della rivolta del Katanga. La struttura sanitaria fornì un prezioso contributo senza distinzione di sorta, nonostante la pericolosa posizione vicina ai luoghi di combattimento.
Fino ai giorni nostri il Corpo, attraverso le successive riorganizzazioni conseguenti alle modifiche normative di volta in volta applicabili, ha svolto il proprio ruolo al servizio del Paese, in Italia come all'estero, in pace come in guerra.
Il 28 Ottobre 1986 a Roma, presso la caserma “M.O.V.M. Sottotenente E Rossi”, alla presenza dell’allora Ministro della Difesa, Sen. Giovanni Spadolini, venne ufficialmente concesso l’uso della bandiera nazionale ai sensi della Legge 25 giugno 1985 n. 342.
CHI SIAMO – IL NOSTRO OGGI
Oggi il Corpo Militare Volontario è una delle tre componenti che costituiscono l'Associazione della Croce Rossa Italiana, organizzazione di volontariato che ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto.
Il quadro normativo nel quale il Corpo svolge la sua attività è identificabile, oltre che alle disposizioni della CRI, con il D.Lgs.
15 Marzo 2010, n. 66, che disciplina l'organizzazione, il funzionamento e i compiti della difesa militare e delle forze armate italiane.
In conformità con le vigenti disposizioni di legge e con le Convenzioni di Ginevra, il Corpo contribuisce allo sgombero e alla cura dei feriti e dei malati di guerra nonché delle vittime dei conflitti armati e allo svolgimento dei compiti di carattere sanitario e assistenziale connessi all'attività di difesa civile.
L'essere strutturato per legge come forza Ausiliaria delle FFAA, ci richiede di assicurare assistenza sanitaria non solo alle FF.AA. ma anche le forze dell’ordine che possono richiedere il concorso del nostro supporto sanitario nello svolgimento delle loro attività istituzionali.
L'essere strutturato per legge come forza Ausiliaria delle FFAA, ci richiede di assicurare assistenza sanitaria non solo alle FF.AA. ma anche le forze dell’ordine che possono richiedere il concorso del nostro supporto sanitario nello svolgimento delle loro attività istituzionali.
COME FARNE PARTE
Per il funzionamento dei suoi servizi il Corpo arruola proprio personale che può essere volontariamente richiamato in servizio per pubbliche necessità e per addestramento in in caso di necessità o impiegato in attività di volontariato all’interno dell’Associazione.
Il personale del Corpo, quando è chiamato in servizio, ha, a tutti gli effetti, lo status giuridico di militare.
L’arruolamento consiste nell’iscrizione nei ruoli in congedo del Corpo nei quali possono essere iscritti cittadini italiani aventi obblighi di leva o esentati dalla stessa.
Per essere ammesso nel personale del Corpo, che necessariamente entra a far parte dell’Associazione della CRI, l’aspirante deve aver sempre tenuto una condotta, civile e morale, irreprensibile.
Ulteriori e più dettagliate informazioni sul Corpo possono essere trovate sotto la voce Volontariato - Corpo Militare Volontario della pagina web della CRI https://cri.it/.
Ulteriori e più dettagliate informazioni sul Corpo possono essere trovate sotto la voce Volontariato - Corpo Militare Volontario della pagina web della CRI https://cri.it/.
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